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L'approccio no-code rappresenta una vera e propria rivoluzione nello sviluppo delle applicazioni software.
È un metodo di sviluppo lungimirante e innovativo che permette a qualsiasi risorsa di un'organizzazione di creare applicativi software senza la conoscenza dei linguaggi di programmazione.
Grazie all'utilizzo di strumenti visivi, modelli concettuali e regole di comportamento, infatti, il no-code consente di realizzare applicativi aziendali in modo rapido ed efficiente, convertendo un qualsiasi membro del team in un "Citizen developer".
L'approccio No-Code è una tendenza sempre più emergente nel mondo dell'IT e della consulenza direzionale. Consentendo di creare soluzioni software di classe enterprise ovvero rivolte alle organizzazioni senza la necessità di conoscere il codice di programmazione ha impatti piuttosto significativi sulla digitalizzazione del business.
Perchè il no-code
Il model driven è la metodologia di sviluppo software che si basa sull'utilizzo di strumenti visivi e tecnologie avanzate per creare modelli di soluzioni software che rappresentano componenti organizzative, modelli di dati, flussi di processo, componenti di integrazione e tanto altro.
Si tratta della vera essenza dell'approccio no-code in quanto grazie a interfacce drag-and-drop ed alla configurazione tramite parametri e regole espresse in linguaggio naturale è possibile configurare applicazioni software, senza la necessità di conoscere, per l'appunto, linguaggi di programmazione.
In Italia, come in molti altri paesi, la carenza di professionisti IT qualificati sta diventando un problema sempre più urgente per le aziende che cercano di innovare e crescere. Questa carenza di figure professionali rappresenta una sfida significativa che richiede investimenti importanti in formazione e reclutamento. Tuttavia, l'approccio no-code riesce a mitigare il problema ed introduce una possibile alternativa per le aziende che vogliono sviluppare software e applicativi personalizzati riducendo in maniera significativa risorse con competenze IT. Grazie a questa metodologia, infatti, è possibile che anche figure professionali che non siano specificatamente programmatori possano contribuire attivamente alla costruzione e deploy di soluzioni software.
Citizen developer