Jamio piattaforma cloud lowcode nocode
Competenze digitali Italia

PMI italiane: 4 aziende su 10 sono a corto di competenze digitali. Il punto della situazione e possibili soluzioni.

Sebbene la crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19 abbia innescato una corsa alla digitalizzazione senza precedenti, dall’altra parte c’è chi ancora fatica a concretizzare la trasformazione digitale in senso ampio e totale.
In occasione del convegno “Obiettivo innovazione digitale: il Next Gen EU per trasformare le PMI italiane”, tenutosi alla prima edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle Pmi, sono stati mostrati i risultati ottenuti da una survey, realizzata in collaborazione con Capterra, circa il livello di maturità digitale delle piccole e medie imprese italiane.

Al riguardo, è emersa una interessante accelerata verso l’adozione di soluzioni di gestione digitalizzata dei documenti e dei servizi in Cloud, con le PMI coinvolte che dimostrano, adesso, maggiore resilienza e migliori performance in termini produttivi ed economici; tuttavia c’è da evidenziare anche un aspetto negativo che diverse aziende ancora non riescono a colmare e che riguarda fortemente l’acquisizione delle competenze digitali.

Se da un lato 9 PMI su 10 hanno adottato soluzioni elettroniche per la gestione della documentazione aziendale (il 69% ha scelto le tecnologie cloud) dall’altra parte ci sono 4 aziende su 10 nelle quali si è registrata una forte mancanza di know-how; il 42% delle Pmi, infatti, ha dichiarato di possedere un basso livello di competenze digitali, numeri ancora troppo alti per osservare un allineamento con le tendenze di altri paesi europei.

Quello della mancanza di competenze digitali è un tema ormai noto per l’Italia, tuttavia esistono tecnologie digitali che consentono alle organizzazioni che non dispongono di risorse preparate di poter creare autonomamente applicativi professionali per la gestione di dati, documenti e processi aziendali a costi particolarmente sostenibili; è il caso della piattaforma No-Code Jamio (100% italiana) che, a differenza di quella Low-code (poco-codice) consente a qualsiasi tipologia di organizzazione di realizzare internamente le proprie applicazioni software senza avere conoscenza dei tipici linguaggi di programmazione.

Una soluzione che certamente può andare in contro a quelle realtà dove scarseggiano competenze e figure IT e che hanno estremo bisogno di accelerare la propria trasformazione digitale.

Fonte notizia: corrierecomunicazioni.it

 

 

 

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