Entro il 2022 la spesa aziendale in sistemi di intelligenza artificiale toccherà, in Europa occidentale, quasi 11 miliardi di dollari; da sottolineare anche il ruolo dell’Italia che già nel 2018 aveva raggiunto la cifra degli investimenti a circa 17 milioni di euro e che entro la fine dell’anno corrente raggiungerà i 25 milioni.
È questo lo scenario presentato da IDC in tema di investimenti in Artificial Intelligence e che prevede, tra l’altro, una ulteriore crescita a livello globale che toccherà i 77,6 miliardi di dollari entro i prossimi 3 anni.
Diversi i settori coinvolti in questa evoluzione: dal bancario al retail fino alla sanità, ed è soprattutto in quest’ultimo ramo che si stanno concretizzando importanti progressi con un miglioramento dei modelli di patient care, dei sistemi di diagnosi e cura delle malattie e degli strumenti per la ricerca.
Nella fettispecie, secondo la survey condotta da IDC a livello mondiale, i servizi cognitivi hanno già apportato miglioramenti alla produttività della forza lavoro ed ai processi decisionali, rispettivamente con un aumento del 20% e del 17%.
La crescita esponenziale degli investimenti in Intelligenza Artificiale è il segnale di come l’orientamento verso le tecnologie AI sia destinato non solo a confermarsi e ad espandersi nei prossimi anni, ma soprattutto a creare nuovi modelli di Business orientati al consumatore, oltre ad avere un impatto positivo sui processi operativi e decisionali delle organizzazioni.
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