La digital transformation conviene alle aziende e diventa sempre più necessaria.
L’ennesima conferma arriva da un recente studio dell’International Data Corporation condotto su 1000 realtà imprenditoriali che pone l’accento su due elementi. Da un lato, fissa al 2021 la data entro la quale il 50% dei dati globali sarà digitalizzato; dall’altro rileva una riduzione dei costi del 14% rispetto al passato per le aziende che hanno avviato percorsi di digital transformation.
Ciò che rallenta i processi di trasformazione digitale è il timore, da parte delle aziende, di avviare procedure complesse di adeguamento tecnologico che possano stravolgere l’impresa stessa. Spesso, solo quando la tecnologia risulta l’unica via per rispondere a bisogni urgenti si dà il via a riorganizzazioni che sfruttano l’informatica. Come rileva lo studio dell’IDC, la spinta decisiva verso l’informatizzazione potrebbe arrivare dalla necessità di gestire al meglio i dati e creare valore dagli stessi, ottimizzando l’infrastruttura e i processi dell’azienda.
Con l’uso di una piattaforma di Business Process Management, che sfrutta anche le tecnologie cloud, ciò è possibile. Lo hanno verificato le centinaia di aziende che hanno scelto questa tecnologia per riorganizzare i propri processi per gestire e valorizzare i dati, avviando di fatto la propria trasformazione digitale utilizzando i servizi cloud offerti da Openwork.
Aziende operanti in diversi settori hanno cominciato questo importante percorso trasferendo sulla piattaforma di BPM Jamio openwork alcune delle loro attività – dal controllo dei magazzini al coordinamento dei fornitori, dall’ideazione di nuovi prodotti alla gestione della Pec – e verificato la riduzione dei tempi di lavoro e dei costi.
È in questa maniera che numerose imprese di prodotti e servizi hanno messo in atto la loro trasformazione digitale, innescando un cambiamento di marcia per restare competitivi sul mercato e in linea con le esigenze “imposte” dalla corrente Impresa 4.0