Il Cloud è ormai una rivoluzione, sempre più affermato e soprattutto sempre più richiesto (si prevede che entro il 2021 i ricavi globali dovuti ai servizi cloud raggiungeranno circa 554 miliardi di dollari).
Di fatto la domanda di migrazione di dati e documenti in cloud è aumentata in maniera esponenziale anche in Italia, e coinvolge indistintamente piccole, medie e soprattutto grandi imprese.
Il risultato di questo cambio di direzione è dovuto certamente ai vantaggi di tipo economico, ai benefici generati dalla scalabilità, nonchè da un approccio flessibile rispetto alle costanti richieste del mercato.
Tuttavia sono diverse le aziende scoraggiate dai processi di riprogettazione dei propri sistemi informativi su ambiente cloud, colpa dei ritmi serrati del Business e della mancanza di competenze digitali (altra matassa da sbrogliare per favorire l’innovazione ed il cambiamento).
È anche vero però che al timore di queste ipotesi ci vengono incontro alcune tecnologie tra le quali spiccano le piattaforme Cloud di Business Process Management ed i loro servizi di integrazione, grazie ai quali è possibile apportare innovazione in azienda senza stravolgere il presente.
Ed è proprio attraverso l’integrazione che la piattaforma Jamio openwork gioca un ruolo fondamentale nei digital program delle imprese permettendo alle stesse di poter intervenire sulle tecnologie già utilizzate in maniera non invasiva.
In questo modo non solo vengono “agganciati” e valorizzati processi e workflow, ma soprattutto viene meno l’idea che per ottenere dei benefici dall’innovazione digitale sia necessario effettuare investimenti onerosi: con il Cloud gli investimenti sono e saranno sempre più sostenibili delle tecnologie tradizionali.