Jamio piattaforma cloud lowcode nocode
Gestione dei processi aziendali

MAGAZINE N.1 – TRASFORMARE I PROCESSI PER PROMUOVERE L’INNOVAZIONE IN CHIAVE 4.0

Eravamo dei pionieri quando nel lontano 1999 ci interrogammo sul come consentire a qualsiasi organizzazione di sviluppare in autonomia applicazioni per il governo dei processi aziendali che si potessero facilmente adattare a molteplici situazioni organizzative. Una domanda all’epoca affascinante ma non ancora urgente: Internet era agli inizi del suo boom, Google era stata appena fondata, i telefoni cellulari servivano solo per parlare e l’innovazione non viaggiava ai ritmi frenetici di oggi.
Ci si poteva ancora permettere di sviluppare applicazioni in maniera tradizionale e costosa, contando in una loro lenta obsolescenza. È sulla spinta di quella domanda che nel 2002 ci avvicinammo al mondo del workflow e divenimmo produttori, primi in Italia, di una piattaforma ancora oggi utilizzata da oltre 500 imprese e pubbliche amministrazioni. Fummo increduli ed euforici quando l’IT Manager della centrale Rosen (oggi Engie) di Rosignano Solvay decise di adottare la piattaforma Openwork per gestire alcuni processi aziendali e rispondere ad alcune necessità che SAP non era in grado di soddisfare.  Avevamo fatto centro e, di lì a poco, nel 2004, avremmo concretizzato il nostro lavoro con la formulazione del nostro primo BPM.

A distanza di quasi 20 anni le tecnologie informatiche sono dappertutto, la velocità incredibile con cui si stabiliscono le connessioni e si propagano le informazioni tra persone, sistemi software e ora anche oggetti, sta ridefinendo completamente la società̀ e l’economia. L’innovazione tecnologica non si propaga più dalle imprese alle persone (il computer fu immaginato per un uso business e poi fu massicciamente adottato dai privati), ma parte dalle persone per arrivare alle imprese. In questo scenario, le organizzazioni e i loro manager sono sempre più sotto pressione per la necessità di adattare i processi a esigenze di business sempre nuove e alle richieste di utenti che devono raggiungere obiettivi sempre più sfidanti.

Chi è preposto al governo dell’infrastruttura IT di una organizzazione, dovendo conciliare velocità, agilità e controllo, sembra correre in una gara in cui il traguardo viene spostato sempre più avanti: per vincere bisogna essere più veloci di chi sposta il traguardo. Quasi a esorcizzare il fenomeno, si cerca di circoscriverlo coniando nuovi termini come Bimodal-IT o Citizen development. Termini che si conciliano con la domanda che Openwork ha posto alla base della sua missione, ora quanto mai attuale. Governare i processi aziendali non vuol dire più strutturare, monitorare e rendere efficiente lo scambio di informazioni tra le persone di una organizzazione: significa, piuttosto, governare la complessità in un mondo in cui l’organizzazione identifica sempre più un insieme di agenti interni ed esterni, ovvero persone, altre organizzazioni, servizi, processi, oggetti. È necessario, quindi, un nuovo approccio ai sistemi informativi: non più un corredo di applicazioni monolitiche ma un insieme di servizi altamente specializzati che possano essere orchestrati in maniera strutturata e centralizzata o anche, liberamente, dagli utenti stessi, pur in un ambiente controllato. Nuove metodologie e tecnologie come l’Intelligent Business Process Management System (iBPMS), il Case Management, l’Adaptive Integration sono state messe a punto proprio a supporto di questi scenari.

In questi anni abbiamo investito tantissimo in ricerca e sviluppo cercando di integrare e astrarre la complessità a beneficio delle organizzazioni e del Citizen Developer. Abbiamo così realizzato la piattaforma di sviluppo applicativo Jamio openwork il cui nome si ispira alla jam session. Come quando un gruppo di musicisti con i propri strumenti diversi si incontra senza provare e riesce a produrre suoni gradevoli e coinvolgenti, così con Jamio openwork abbiamo integrato e astratto complessità e tecnologie a vantaggio del Citizen Developer.

Jamio openwork è molto più di una piattaforma di BPM: è uno strumento che abilita le organizzazioni nel transitare a un nuovo modello di sistema informativo verso l’Extended Enterprise. Ancora una volta, a distanza di quasi vent’anni, ci sentiamo pionieri e orgogliosi portatori di un modo innovativo tutto italiano di fare le cose.


Editoriale a cura di:
Salvatore Latronico – CEO Openwork

 

Perchè la scelta di un Magazine in Openwork


Anche se oggi la comunicazione conosce, grazie ai social media, nuovi orizzonti, per un produttore è importante mantenere un filo diretto con tutti gli stakeholder attraverso uno strumento istituzionale autorevole e interessante. È giusto che le decine di migliaia di persone che ogni giorno utilizzano la tecnologia Openwork possano avere la possibilità di toccare con mano il fatto che dietro quella “tecnologia immateriale” ci sono persone all’opera che con passione, fatica, studio, ricerca, dedizione, si stanno occupando da anni di concretizzare una sfida davvero al limite: cambiare il modo con cui ci si approccia allo sviluppo delle soluzioni software sino ad arrivare ad uno sviluppo zero code. È questo che l’azienda Openwork è riuscita a fare portando sul mercato il suo nuovo prodotto Jamio openwork, rendendolo accessibile come servizio in cloud, quindi come una Platform As A Service.

Numero dopo numero scopriremo che dietro il cloud, ossia dietro un servizio gestito, c’è una organizzazione strutturata, organizzata come una “classica” industria. Perché se è vero che cloud è sinonimo di “inafferrabile, intangibile”, in realtà dietro si nascondono tante persone e tanta “materialità”: basti pensare alle infrastrutture su cui “girano” i servizi, al team della Software Engineering che li mette a punto, al team del Product Management che disegna la roadmap evolutiva, alle persone che governano l’erogazione dei servizi garantendo lo SLA, ai Program Manager e ai Project Manager impegnati nello sviluppo dei tanti progetti Jamio openwok, ed infine al Customer Service che assicura costante assistenza e supporto a tutto il parco clienti.

Senza contare il team ‘Sales & Marketing’, che posiziona sul mercato prodotto e progetti, e quello ‘Amministrazione, Finanza e Controllo’ impegnato nel reperimento delle risorse che alimentano l’intera macchina.

Tutto questo è oggi Openwork: per te, per il tuo lavoro.
Vuoi conoscerci meglio? Contattaci qui.

 

La differenza è nel come: ecco un video dimostrativo


Jamio è la piattaforma per costruire e pubblicare applicazioni Model Driven per il Business Process Management rispondendo rapidamente alle richieste del mercato.
La vera innovazione è nel COME si affronta lo sviluppo applicativo: scopriamolo insieme in questa breve intervista a Martin Arborea, Sales & Marketing Director di Openwork.

Guarda l’intervista:

 

Nuova versione 4.5 di Jamio openwork: scopri cosa puoi fare!


A Luglio 2018 sarà rilasciata la versione 4.5 della piattaforma Jamio openwork per migliorare il tuo lavoro e quello della tua organizzazione.
Con la nuova versione potrai:

 

    • Costruire soluzioni di gestione documentale molto più semplici, funzionali ed accattivanti grazie alle nuove componenti che gestiscono gallery ed anteprime.
    • Realizzare soluzioni o arricchire soluzioni esistenti grazie ai nuovi servizi per la gestione della PEC e delle mail.
    • Coinvolgere più facilmente i  collaboratori ed utenti mobile grazie alla nuova APP con interfaccia rivisitata.
    • Integrare più facilmente nei sistemi informativi le soluzioni Jamio openwork grazie alle nuove API REST.

E molto altro…

 

Manifattura: il caso di successo Base Protection


Come riorganizzare le persone che lavorano in un’azienda in rapida espansione? Come semplificare le interazioni tra loro, superando anche gli ostacoli dovuti alla dislocazione del personale in più sedi distanti tra loro, assicurare una condivisione sicura delle informazioni e agevolare la collaborazione tra i reparti? E ancora, come monitorare le attività, integrare i vari sistemi aziendali in uso e, in generale, ottimizzare i processi? Erano questi i nodi che, nel 2015, la Base Protection di Barletta (BAT), azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di scarpe da lavoro defaticanti, ha dovuto affrontare per sostenere il suo sviluppo commerciale e ottimizzare risorse umane ed economiche.

In quel periodo si parlava già di digitalizzazione e ‘smart manifacturing’, ma gli incentivi di Industria 4.0 non erano ancora stati lanciati e l’attenzione su questi temi non era ancora così elevata. L’azienda ha deciso, dunque, di cavalcare le innovazioni tecnologiche già disponibili e di sfruttarle coraggiosamente per ridisegnare i suoi processi di progettazione e industrializzazione dei nuovi prodotti. La perfetta rispondenza delle soluzioni elaborate da Openwork a tutte quelle problematiche ha fatto il resto. È nato così il progetto di collaborazione tra Base Protection e Openwork fondato sulla piattaforma di BPM Jamio openwork, usata in cloud, che ha rimodulato, ottimizzato e agevolato lo sviluppo delle attività produttive dell’azienda barlettana. I risultati ottenuti sono stati evidenti: Base Protection ha ridotto notevolmente i tempi della fase di pre-industrializzazione di prodotto, le tempistiche per la gestione dei fidi dell’80% e dei costi di certificazione del prodotto del 20%, azzerato il traffico di posta elettronica per la gestione dei resi, digitalizzato numerosi processi eliminando costi inutili. Il tutto senza intervenire in maniera drastica su un’organizzazione avviata ma, al contrario, adattando una tecnologia alle necessità delle persone. L’azienda ha così avviato quel processo di trasformazione in realtà ‘4.0’ cominciando a risolvere i problemi più urgenti che rischiavano di frenare la sua crescita e, col tempo, ampliando la riorganizzazione aziendale ad altri settori inizialmente non coinvolti nella sua ‘rivoluzione digitale’.

«L’utilizzo delle risorse in Cloudha affermato Iñigo Perez Corella, presidente di Base Protectionè stato un primo step verso la trasformazione della nostra industria in una realtà manifatturiera 4.0. Con il nostro partner abbiamo voluto incrementare la competitività della manifattura attraverso il digitale. Fare innovazione con le tecnologie intelligenti ha permesso di conquistare un vantaggio competitivo sul mercato, di creare valore sul territorio e allo stesso tempo di disporre delle migliori professionalità senza limiti di distanze. È la grande opportunità della tecnologia Cloud: ampliare le possibilità di scelta dei collaboratori per ottenere l’eccellenza dei prodotti».

Secondo Daniela Stolfi e Domenico Farano, rispettivamente Sales & Marketing director e responsabile ICT di Base Protection, «la storia di Base Protection e di come sia riuscita a risolvere i problemi legati alla veloce crescita dell’impresa grazie a un ripensamento dei processi organizzativi e aziendali, è un bell’esempio di uso delle tecnologie digitali. Ora abbiamo una migliore gestione dei fidi, dei test di laboratorio e dello sviluppo prodotto. Pensiamo di continuare il percorso di riorganizzazione e uso della piattaforma anche per altre importanti attività, tra le quali il coinvolgimento di partner/fornitori nei processi aziendali».

Raccontaci come sono organizzati i processi nella tua azienda per verificare l’adattabilità della piattaforma Jamio openwork, scrivici qui

 

Openwork e Gruppo Sigla: insieme per parlare di Innovation-Friendly e Business Process Management


Il 14 giugno 2018 alle ore 1 7 presso NH Collection Marina di Genova ti aspettiamo al nostro AperInnovation per parlare di innovazione digitale rapida, sostenibile e non invasiva.
Parleremo di Innovation-Friendly insieme all’esperienza fatta da Duferco Energia che, grazie a Gruppo Sigla, sta implementando soluzioni Jamio openwork in cloud ottenendo diversi benefici sulla produttività ed adattandosi con successo ai cambiamenti imposti dal mercato. Maggiori info sull’evento >>

 



TROVI INTERESSANTI GLI ARGOMENTI? RICEVILI PER EMAIL
Iscriviti a “WhatsUp in BPM”, il Magazine di Openwork



RELATED BLOGS

No-code e modellazione dei workflow
MAGAZINE N.39 Processi aziendali: l’approccio autogestito by no-code

La carenza di specialisti disponibili sul mercato del lavoro, a causa dell’annoso problema dello skill mismatch italiano, oppure la mancanza di tempo.

Agilità e resilienza: il no-code prepara le imprese al futuro
MAGAZINE N.38 Agilità e resilienza: il no-code prepara.

In uno scenario orientato verso l’innovazione, è necessario aumentare l’efficienza produttiva e migliorare il time-to-market di prodotti e servizi. In questa sfida.