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Digital Health - Treccani e Openwork

MAGAZINE N.23 Digital Health: dall’enciclopedia Treccani all’applicazione sul campo

Nel corso degli ultimi mesi, le trasformazioni indotte dall’emergenza Covid-19, oltre a costringerci al telelavoro, alla scuola a distanza e ai webinar, hanno interessato anche il mondo della salute e della sanità, con una notevole accelerazione di soluzioni tecnologiche per fare visite da remoto, monitorare parametri fisiologici da casa e formulare diagnosi di malattie.

Il fenomeno della “digital health” (o sanità digitale) ha assunto una crescente importanza sociale tanto da meritare una voce specifica nella X Appendice dell’Enciclopedia Italiana Treccani. Per comprendere a fondo il suo significato, le applicazioni sul campo e i benefici attesi, la Treccani – Agenzia Puglia e Basilicata in collaborazione con Openwork, azienda informatica pugliese che più volte ha applicato le proprie tecnologie software anche in ambito sanità digitale, hanno tenuto venerdì 19 marzo un evento online intitolato “Digital Health la nuova frontiera della medicina: significati e applicazioni”.

All’evento hanno partecipato alcuni esperti del settore, tra cui il prof. Eugenio Santoro, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, e curatore della definizione di Digital Health nell’Appendice X dell’Enciclopedia Italiana Treccani; Maurizio Leone, Direttore UOC Neurologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza; Piero Cosoli, Health Business Line Manager di Openwork srl.

Secondo una ricerca del prof. Santoro, in Italia, nel contesto attuale dominato dalla pandemia, “sono state 174 le iniziative di impiego di strumenti digitali intraprese dalle Aziende Sanitarie Italiane a supporto delle visite da remoto dei pazienti (il 29% per la gestione di pazienti Covid, il 71% per le patologie croniche) con una maggiore prevalenza delle visite a distanza (47%) rispetto al telemonitoraggio (33%)”.

Treccani e Openwork, oltre ad aver fotografato l’ecosistema degli strumenti di telemedicina più utilizzati in Italia e nel mondo, (dai sistemi di triage e di televisita ai sistemi di telemonitoraggio fino ai cosiddetti “wearable”, che in Italia interessano il 10,3% della popolazione, seconda dietro gli USA con 12,2% e davanti a Germania e Francia), hanno discusso e mostrato le potenzialità del fenomeno in Puglia, attraverso alcuni casi concreti.

Il servizio del TGNorba 24 dedicato all’evento Treccani/Openwork

Nel caso della Puglia, infatti, uno dei progetti di telemedicina più premiati a livello nazionale è quello proposto da Maurizio Angelo Leone, direttore dell’Unità di Neurologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, nato dall’esigenza dei clinici di monitorare costantemente e fornire teleassistenza ad alcuni giovani malati di sclerosi multipla seguiti dal proprio domicilio, attraverso la piattaforma Jamio realizzata dall’azienda informatica Openwork.

«La sclerosi multipla ‒ ha sottolineato Leone ‒ è la più frequente causa di invalidità neurologica nei giovani ed è caratterizzata da un decorso cronico che condiziona la qualità di vita delle persone dal punto di vista fisico e psicologico. L’andamento della malattia è purtroppo poco prevedibile e per questo l’aiuto che possono offrire le tecnologie è importante per ridurre gli spostamenti, organizzare meglio il proprio tempo, e ricevere costante supporto da parte dell’equipe assistenziale. L’obiettivo finale è di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Dall’altra parte l’equipe medica può integrare le informazioni cliniche già disponibili in Ospedale con quelle rilevate sul territorio e con biosegnali (frequenza cardiaca, temperatura, sonno, mobilità, etc…) e informazioni (tramite questionari, videochiamate, trasmissione di immagini, rilevazione di eventi avversi) rilevate attraverso device facilmente disponibili sul mercato. I giovani pazienti che hanno sperimentato tutto l’ecosistema E-health hanno definito “facili da usare” tutte le opportunità offerte, e si sono dimostrati entusiasti di questa possibilità».

La pandemia di CoViD-19 fornisce un’opportunità unica per rilanciare un serio programma di digital health e di telemedicina in Italia. «La telemedicina può migliorare le prestazioni offerte dal SSN grazie alla possibilità di offrire prestazioni che non richiedono lo spostamento del paziente dal suo domicilio, monitorare i pazienti da remoto, gestire le patologie croniche – ha spiegato il prof. Eugenio Santoro, responsabile del Laboratorio di Informatica Medica dell’IRCCS Mario Negri -. In questa direzione si muovono le recenti linee guida sulla telemedicina approvate dalla  Conferenza Stato-Regione che regola la prescrizione, somministrazione e  rimborsabilità di alcune categorie di  prestazioni di telemedicina equiparandole alle tradizionali prestazioni in presenza». Inoltre, conclude il prof. Santoro:«E’ possibile che tali strumenti possano ridurre i costi della spesa sanitaria sebbene i dati in letteratura siano limitati e contrastanti». Con l’attuale sviluppo di tecnologie innovative – quali mobile health, internet of things, big data analytics, cloud computing, intelligenza artificiale, robotica collaborativa – vi è la possibilità di riprogettare alla radice i sistemi-salute verso un vero e proprio ecosistema dell’innovazione, attraverso lo sviluppo di nuovi servizi digitali a beneficio di policy-maker, medici e pazienti; è grazie alle tecnologie digitali che quest’ultimi diventano protagonisti attivi nella gestione del proprio percorso di cura.

Dunque, con l’attuale sviluppo di tecnologie innovative – quali mobile health, internet of things, big data analytics, cloud computing, intelligenza artificiale, robotica collaborativa – vi è la possibilità di riprogettare alla radice i sistemi-salute verso un vero e proprio ecosistema dell’innovazione, attraverso lo sviluppo di nuovi servizi digitali a beneficio di policy-maker, medici e pazienti; è grazie alle tecnologie digitali che quest’ultimi diventano protagonisti attivi nella gestione del proprio percorso di cura.

Vuoi vedere la replica dell’evento?


 

 

Jamio Harp 4.6 R2
Tutte le novità della nuova release

Jamio release


Prestazioni
 sempre più efficienti con l’introduzione di nuove funzionalità, sia per gli utenti che per i progettisti.
In più, migliorie alla User Interface di Jamio per agevolare l’esperienza d’uso e ottimizzare il lavoro.

 


 

 

jBIZ | La Business Digitalization secondo Jamio
Gestione di PEC & MAIL nelle organizzazioni

jBIZ Gestione PEC aziendale

PEC e mail sono uno strumento diffusissimo nelle aziende per gestire comunicazioni sia tra diverse organizzazioni sia tra persone all’interno della stessa organizzazione.
Fungono da mezzi per il trasporto di informazioni e documenti che rappresentano un patrimonio informativo dell’azienda e non individuale. Prendono parte, in diversi modi, ai processi di business aziendali e se non gestite adeguatamente possono dare origine a perdite di informazioni, inefficienze, ritardi, che ricadono sul business d’impresa.

Diverse soluzioni applicative ci possono aiutare nella gestione. Un approccio certamente vincente ed organico consiste nel disporre di procedure e metodologie per digitalizzare in modo corretto i processi di business con l’ausilio di Piattaforme di Business Process Management.

Continua la lettura…

 


 

jTECH | Lo sviluppo applicativo attraverso Jamio
Excel, da risorsa individuale a risorsa organizzativa.

jTECH Jamio openwork

In questo breve esempio vedremo come è possibile elaborare delle offerte economiche all’interno di processi Jamio a partire da un foglio Excel contenente listini, scontistiche e calcoli ad esso relativi.

Impariamo a manipolare informazioni interne a Jamio attraverso l’utilizzo di un Jamioware di esempio denominato Gestione Offerta.

Il Jamioware consente l’elaborazione di un’offerta da parte di un Account Manager, ove i listini e i calcoli ad essi relativi, utili all’elaborazione dell’offerta stessa, sono contenuti all’interno di un foglio excel, depositato sempre in Jamio. Il file excel è inserito all’interno della cartella in cui è depositato il Jamioware.

L’Account Manager può gestire la formulazione dell’offerta inserendo direttamente i dati in Jamio senza interagire direttamente con il foglio di calcolo che invece effettua le elaborazioni, lasciando comunque  una facile manutenzione del foglio stesso ad un altro operatore abilitato.

 


 

Openwork nella rubrica “La Puglia che va”.
Il video del servizio televisivo di TGR RAI PUGLIA

Siamo andati in onda su RAI3 nella rubrica “La Puglia che va”, uno spazio del TGR RAI PUGLIA dedicato alle eccellenza pugliesi che si stanno distinguendo sul territorio portando la loro offerta ben al di là dei confini regionali.

Nel servizio realizzato dalla RAI si parla di Openwork e delle tecnologie sviluppate per aiutare le imprese ad automatizzare i processi aziendali e a governare con rapidità persone, dati, documenti ed eventi.

In più, novità e prospettive per il futuro. Guarda ora il servizio.

 

 

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