Jamio piattaforma cloud lowcode nocode

MAGAZINE N.9 – DIGITAL TRANSFORMATION: PIÚ UNA NECESSITÀ CHE UNA SCELTA

Un  recente studio dell’International Data Corporation condotto su 1000 realtà imprenditoriali conferma la tesi: entro il 2021 il 50% dei dati globali sarà digitalizzato, con conseguente riduzione dei costi del 14% rispetto al passato per le aziende che hanno avviato percorsi di digital transformation.

L’unico fattore a rallentare la tendenza alla trasformazione digitale è il timore, da parte delle aziende, di avviare procedure complesse di adeguamento tecnologico che possano stravolgere l’impresa stessa. Come rileva lo studio dell’IDC, la spinta decisiva verso l’informatizzazione potrebbe arrivare dalla necessità di gestire al meglio i dati e creare valore dagli stessi, ottimizzando l’infrastruttura e i processi di Business delle aziende.

Tra le tecnologie che abilitano questo approccio troviamo la piattaforma Cloud di Business Process Management; Lo hanno verificato le centinaia di aziende che hanno scelto questa tecnologia per riorganizzare i propri processi per gestire e valorizzare i dati, avviando di fatto la propria trasformazione digitale utilizzando i servizi cloud offerti da Openwork.

Aziende operanti in diversi settori hanno cominciato questo importante percorso trasferendo sulla piattaforma di BPM Jamio openwork dati, documenti e processi – quindi dal controllo dei magazzini al coordinamento dei fornitori, dall’ideazione di nuovi prodotti alla gestione della Pec – e verificato la riduzione dei tempi di lavoro e dei costi.
È in questo modo che numerose imprese di prodotti e servizi hanno messo in atto la loro trasformazione digitale, innescando un cambiamento di marcia per adattarsi alle richieste imposte del mercato e diventare competitivi.

Un altro aspetto fondamentale per la Digital Transformation riguarda il delicatissimo tema delle competenze digitali, o meglio del GAP sulle competenze digitali che continua a far discutere e sul quale anche l’Italia sta prendendo le giuste contromisure; di fatto la mancanza di competenze specifiche sul piano digitale scoraggia ulteriormente le imprese ad agire in questo senso.
Openwork è attivo sul tema grazie non solo alla costituzione di un centro di competenza sul BPM con la collaborazione del Politecnico di Bari, ma soprattutto mediante la piattaforma Jamio che consente di sviluppare applicazioni software per la gestione dei processi e del workflow anche a soggetti che non possiedono nozioni di programmazione, valorizzando i tempi di lavoro e, quindi, rivoluzionando l’approccio allo sviluppo di soluzioni per il Business Management.

[minti_divider style=”1″ icon=”” margin=”60px 0px 60px 0px”]

Openwork alla Microsoft House di Milano: i dettagli dell’evento

Si è concluso “PROCESSI AZIENDALI IN CLOUD”, l’evento del 4 Marzo tenutosi alla Microsoft House di Milano; all’incontro erano presenti differenti realtà (medie e grandi organizzazioni) che hanno voluto scoprire cosa riserva il mercato digitale nel prossimo futuro ma, soprattutto, come affrontare il continuo mutamento degli scenari con un approccio adattativo.

Il punto sul panorama IT dell’Italia, le evoluzioni del mercato, la carenza di competenze digitali per affrontare i cambiamenti sono stati alcuni dei temi affrontati durante l’incontro e che hanno permesso ai testimonial Predict (azienda commerciale – partner di GE Healthcare) e SGA (Credit Management Company)  di mostrare come hanno utilizzato le soluzioni di Jamio openwork ed Azure per aggirare i limiti ed aggiungere valore al proprio obiettivo di Business.

Degno di nota il fatto che Predict, azienda in piena trasfromazione del Business Model, abbia deciso di assumere due giovani ingegneri gestionali – e non due informatici – per affidare loro la sviluppo applicativo dei processi a supporto della trasformazione in atto (Citizen development).
Complice di questo progetto di innovazione anche la costituzione di un competence center sul BPM grazie all’accordo tra Openwork e Politecnico di Bari; di fatto l’obiettivo perseguito da questa collaborazione volge proprio alla formazione di figure con competenze digitali in grado di aggiungere valore a quelle imprese che, come Predict, hanno visione e lungimiranza verso nuovi modelli di Business.

Consulta gli atti dell’evento





Digital Gap in Italia: Quali soluzioni?

Secondo Assintel Report 2019, 1 azienda su 3 dichiara come principale ostacolo alla trasformazione digitale la mancanza di competenze e di cultura digitale adeguata. Un problema, questo, che affligge il mercato IT da alcuni anni ormai.
Sono reali le difficoltà nel reperire sul mercato e a trattenere competenze adeguate in grado di supportare processi di sviluppo, implementazione e gestione delle iniziative di innovazione e di digitalizzazione, il tutto aumentando il gap delle competenze digitali dello stivale.

Il mercato italiano si pone dunque difronte ad un importante bivio: adattarsi ai cambiamenti oppure determinare i cambiamenti.
Ciò è reso possibile oggi solo introducente un nuovo concetto, quello di applicativo Software Zero-Code.

Che cos’è lo Zero-Code?

Lo Zero-Code è un approccio alla modellazione dei software ad alta produttività, che consente di creare app in modo veloce e senza conoscenza alcuna del linguaggio informatico.
Questo modello ha un approccio visivo alla complessità per lo sviluppo di nuovi applicativi software, al fine di individuare soluzioni rapide a problemi specifici attraverso strumenti innovativi dal linguaggio semplice ed efficace.

Tali piattaforme riducono la quantità di codifica manuale tradizionale, consentendo una creazione accelerata delle applicazioni aziendali. Un notevole vantaggio consiste nel fatto che un più ampio di persone può contribuire allo sviluppo dell’applicazione, non solo a quelle con competenze formali di programmazione.
Vengono inoltre abbattuti i costi iniziali di programmazione, formazione e implementazione.

È così che si realizzano, ad esempio, le applicazioni di Business Process Management con la piattaforma Jamio openwork, concepita per sostenere la produttività massimizzando la compatibilità tra i sistemi, semplificando il processo di progettazione del processo lavorativo e promuovendo la comunicazione e il lavoro di gruppo sul sistema. Openwork infatti è la prima e unica software house italiana ad adottare l’approccio ZeroCode, da sempre al servizio della digital transformation.

[minti_spacer height=”40″]

 

 


UN MINUTO PER SPIEGARTI COME PUÒ CAMBIARE IL TUO LAVORO CON JAMIO

In un mercato in continua evoluzione è necessario che le tecnologie seguano le tue esigenze.
Ecco il video di Jamio.




TROVI INTERESSANTI GLI ARGOMENTI? RICEVILI PER EMAIL
Iscriviti a “WhatsUp in BPM”, il Magazine di Openwork



RELATED BLOGS

Agilità e resilienza: il no-code prepara le imprese al futuro
MAGAZINE N.38 Agilità e resilienza: il no-code prepara.

In uno scenario orientato verso l’innovazione, è necessario aumentare l’efficienza produttiva e migliorare il time-to-market di prodotti e servizi. In questa sfida.

3 chiavi di lettura dello smart working
MAGAZINE N.22 3 chiavi di lettura per un.

Editoriale a cura di:Daniele MontiBusiness transformation and Innovation expert L’avvento della pandemia ha scosso il mondo in tutte le sue declinazioni innescando un.