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Case Management gestione processi

MAGAZINE N.6 – CASE MANAGEMENT: SNELLIRE LA COMPLESSITÀ CON UN CAMBIO DI APPROCCIO


La soluzione attraverso il BPM

Il termine “Case Management” ha diverse valenze a seconda degli ambiti in cui stiamo operando e definire cosa sia realmente in termini generici può portarci in confusione.
Spesso sentiamo parlare di “Case Management” nella sanità o nel mondo legale.

Nell’ambito sanitario, per esempio, si avrà un obiettivo comune per ogni paziente (il benessere) ma diverse strade per attuarlo a seconda della unicità e specificità del quadro clinico.
Sono inoltre conosciuti come “case management” anche la gestione di un helpdesk, di un customer service, la gestione contrattuale e tanto altro ancora.

In questi contesti così differenti ciò che accomuna questa disciplina, applicativamente diversa a seconda degli ambiti, è la poca strutturazione dei processi che si gestiscono, la presenza di interazioni ad hoc, la difficoltà nel definire preventivamente eventi e milestone; ciò che è noto è solo un input ed un output.

Possiamo pensare al Case Management come ad una gestione di eccezione di BPM (Business Process Management).

Gli strumenti di BPM normalmente portano ad ottimizzare i processi astraendo casi specifici reali, riconducendoli a processi predefiniti che vengono automatizzati.
A differenza dei primi, gli strumenti di Case Management, si concentrano maggiormente sui casi non strutturati, specifici e non sempre ripetibili.

Cosa accede infatti se con un uno strumento di BPM devo governare un caso flessibile e complesso come l’avvio di un contratto e la gestione di numerose operazioni legate alla sua esecuzione ?

Il cambio di approccio

Normalmente si strutturerebbe un processo molto complesso, in grado di gestire tutta la destrutturazione possibile. Questo renderebbe il tutto arduo e quasi impossibile da governare.
Il cambio di approccio necessario è invece quello di accompagnamento della destrutturazione, non rendendo così il software un limite alla operatività bensì un’utile guida per la gestione del caso.

Lo abbiamo reso possibile con Jamio, cercando di definire secondo il nostro “point of view”, uno strumento molto snello e dinamico, capace di consentirci di costruire in maniera rapida casi ad hoc, definendo attori ad attività rapidamente, in tempo reale senza dover interpellare un process designer e senza dover utilizzare strumenti di modelling. Eccone un esempio diretto:

CASO ESEMPIO JAMIO

Descrizione case:
Prendiamo l’esempio di una società operante in ambito Finance atta all’amministrazione di grandi quantità di beni finanziari e patrimoniali per conto di terzi. Si avrà uno scenario molto ampio da gestire, sempre differente a seconda di ciascun cliente. Che vantaggi si otterranno con l’approccio di un software BPM come Jamio?

 

  OBIETTIVI (Goal)

  • Gestione dell’avvio di un contratto
  • Gestione di numerose operatività legate alla esecuzione del contratto
  • Digitalizzazione documentale
  • Integrazione di diverse tecnologie già presenti

[minti_icon icon=”Example of bar-chart fa-bar-chart” color=”#888888″ size=”20px” margin=”0px 0px 0px 0px”]   SFIDE (Challenges)

  • Produzione numerosa di documentazione cartacea
  • Numerose tipologie contrattuali, flessibili e spesso molto diverse fra loro
  • Centinaia nuovi diversi contratti l’anno
  • Gestione continuativa del cliente tramite numerose operatività destrutturate
  • Orchestrazione dell’intero workflow aziendale
  • Lunghi tempi di realizzazione della soluzione con un approccio di sviluppo tradizionale
  • Costante adeguamento alle nuove normative

[minti_icon icon=”Esempio di check-circle-o fa-check-circle-o” color=”#888888″ size=”20px” margin=”0px 0px 0px 0px”]   RISULTATI (Results)

  • Risparmio del 60% sui costi di gestione
  • Tempi di realizzazione soluzioni abbattutti del 50%
  • Orchestrazione e controllo di complicati e flessibili processi operativi
  • Riduzione degli errori
  • Eliminazione del flusso cartaceo
  • Autocomposizione di documenti e allegati
  • Archiviazione automatica dei mandati
  • Monitoraggio in real time dell’andamento delle relazioni contrattuali sia da parte della società che da parte del cliente.
  • Riservatezza e adeguamento al GDPR

 

Openwork al fianco di Samsung per l’innovazione

Samsung Innovation Camp è un progetto promosso dalla stessa multinazionale in partnership con Randstad e in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (e con altri atenei italiani) con uno scopo ben preciso, accompagnare laureandi e laureati verso il mercato del lavoro attraverso l’innovazione digitale, al fine di arricchire il le skills e ottenere un ventaglio più ampio di opportunità nel mercato del lavoro.

Dopo il successo della prima edizione inaugurata nel 2017 con oltre 4000 studenti iscritti da tutta Italia, il progetto è stato nuovamente proposto e supportato da aziende partner e testate giornalistiche.

Openwork, già attiva sul tema delle competenze digitali con la collaborazione del Politecnico di Bari (con il quale ha concepito il progetto del Competence Center sul BPM), è stato scelto tra le aziende partner del progetto di Samsung, e oltre a promuovere questa iniziativa avrà il compito di trasferire agli studenti delle conoscenze preziose sul tema digitale e di supportarli durante la realizzazione di un project work.

Questa interessante esperienza, già cominciata con un primo intervento di Openwork presso l’Università degli studi di Bari, ricomincerà il 16 Gennaio 2019 con la formazione in aula.

Il percorso di formazione prevede un incremento delle competenze digitali nei seguenti settori: DIGITAL MARKETING, COMUNICAZIONE, DATA ANALYTICS, CYBER EDUCATION E UN USO INNOVATIVO DELLE TECNOLOGIE.
Le lezioni saranno erogate principalmente online e, al termine del corso, i migliori studenti avranno la possibilità di partecipare a tre giornate di attività in aula; lo scambio di esperienze in aula sarà l’occasione per conoscere alcune aziende del territorio e lavorare insieme a loro per proporre soluzioni digitali innovative.

Per i dettagli sul corso gratuito visita il sito www.innovationcamp.it

 

 

Efficientamento aziendale e controllo dei costi: Le priorità degli IT oggi

Il Report 2018 Assintel di Marzo u.s. (Associazione Nazionale Imprese ICT) riporta al suo interno alcuni dati molto interessanti circa le principali priorità IT per il 2018.

7 sono quelle che aggregano le maggiori percentuali, portando con se parole chiave che, amplificate nell’organizzazione intera, fanno comprendere come automazione/ottimizzazione dei processi e riduzione/controllo dei costi siano azioni non solo correlate, ma anche legate a doppio filo per migliorare l’efficienza aziendale (fonte Assintel Report 2018).

Il controllo dei costi IT è al primo posto di questa classifica, proprio a sottolineare come la gestione di tali strumenti incida sulla gestione dell’economia dell’azienda, portando però con sè un fisiologico retaggio di incompatibilità tra cambiamento e costi dell’innovazione. Buttare il vecchio per dar spazio al nuovo è spesso inteso come oneroso in termini economici e gestionali, ma non è detto che sia questa la soluzione. L’orientamento è semplificare per efficientare e l’integrazione ne è la chiave. Se i vecchi sistemi limitano la gestione di nuovi processi non gestiti, una piattaforma di BPM, in grado di integrarsi tramite web services, garantisce innovazione, ottimizzazione, razionalizzazione dei sistemi e presidio delle aree scoperte dai sistemi legacy, collegamento orizzontalmente tutti i processi organizzativi.

In un’epoca in cui l’efficienza interna è un elemento di competitività che si propaga sulle relazioni con l’intero ecosistema organizzativo avere la possibilità di svecchiare processi, sistemi e attività diventa un must.

Quale soluzione allora?

La soluzione diventa quindi integrare ai propri sistemi una tecnologia innovativa, in grado di ridisegnare i modelli di business per garantire il presidio di tutte le attività ed automatizzare i processi, permettere facile accesso alle informazioni, anche in mobilità, gestire il lavoro collaborativo, il tutto con la semplicità richiesta dai nostri tempi:

  • interfacce user friendly customizzate in base agli specifici bisogni organizzativi permettono un notevole risparmio di tempo già nell’interazione con il software
  • applicazioni modellate senza necessità di scrivere codice garantiscono l’indipendenza dal vendor nella modifica delle soluzioni
  • soluzioni cloud veicolano sicurezza e mobilità
  • sistemi a piattaforma permettono, in un’unico ambiente, di trovare tutti gli strumenti che occorrono, senza avere la necessità di passare da un sistema da un altro

Riduzione dei costi intesa come efficienza dei sistemi, semplicità di utilizzo, riduzione dei tempi di delivery del software e di interpretazione/utilizzo dello stesso.

Non passato quindi, ma priorità ancora attuali su cui è necessario intervenire per garantire la propria competitività.

UN MINUTO PER SPIEGARTI COME PUÒ CAMBIARE IL TUO LAVORO CON JAMIO

In un mercato in continua evoluzione è necessario che le tecnologie seguano le tue esigenze.
Ecco il video di Jamio.


 


 

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