Mercato no-code nel 2024: traguardi raggiunti e prospettive per il futuro
Il 2024 è stato un anno importante per l’evoluzione delle piattaforme no-code. Quello che ha fatto da driver è certamente il riconoscimento da parte di CIO, CEO e altri c-level dell’approccio no-code come alleato!
Infatti, in un contesto ove è richiesta velocità di adattamento, digitalizzazione sempre più spinta dei processi aziendali (obbligatoria per mantenere la competitività) unita anche ad una esigenza di riduzione costi e di innalzamento degli standard di qualità e di sicurezza ecco che un approccio come quello no-code può essere di aiuto. Mai come in questi mesi, si è percepita la capacità delle piattaforme di sviluppo applicativo no-code di incidere profondamente sulla trasformazione digitale delle imprese.
Nel 2024 si sono moltiplicati i casi di successo in cui anche professionisti non tecnici, grazie a strumenti intuitivi, hanno potuto sviluppare applicazioni in autonomia, riducendo la pressione sui team IT. Questo fenomeno ha favorito un nuovo approccio collaborativo tra dipartimenti, dove le linee di business guidano l’innovazione e il time-to-market si accorcia significativamente: l’auspicato allineamento business ed IT di cui si parla da anni è oggi possibile.
In letteratura è facile imbattersi in case study ove, di fronte ad una necessità critica che richiede risposte tempestive, il no-code ha rappresentato la chiave di volta che ha permesso di rispondere rapidamente ai cambiamenti richiesti o alle nuove esigenze emerse. Questo riposiziona tutta la tematica del no-code: non soltanto uno strumento tecnologico, ma un acceleratore strategico per affrontare le sfide del contesto attuale.
Naturalmente ci sono anche degli importanti punti di attenzione che non possono essere trascurati per non rischiare di perdere i benefici generali degli interventi:
- è importante mantenere una governance chiara nei progetti perché, se da un lato l’autonomia concessa alle linee di business è un motore di innovazione, dall’altro è necessaria l’implementazione di politiche di controllo per garantire che le soluzioni sviluppate rispettino gli standard aziendali e normativi;
- sempre più evidente è la necessità di integrare sistemi legacy e/o ERP cercando un equilibrio tra semplicità d’uso e complessità tecnologica;
- non è da trascurare il tema del cambiamento culturale che si scontra con le resistenze interne. Qui l’investimento in formazione diventa l’elemento chiave che può fare la differenza.
Certamente il 2025 si profila come un anno altrettanto promettente per il no-code, grazie a una serie di tendenze tecnologiche destinate a trasformare ulteriormente il panorama digitale e che possono aprire scenari interessanti anche in ambito no-code.
Tra queste, in primis l’intelligenza artificiale generativa che potrà essere integrata nelle piattaforme no-code per creare automaticamente flussi di lavoro e interfacce partendo da semplici descrizioni testuali. Una evoluzione che promette di rendere ancora più rapido ed efficiente lo sviluppo di soluzioni.
Sempre più centrale è poi il tema della cybersecurity. Con l’aumento delle minacce informatiche, le piattaforme no-code dovranno integrare strumenti avanzati per garantire la sicurezza delle applicazioni sviluppate (security by default e security by design). A maggior ragione quando le applicazioni vengono realizzate in settori regolamentati come la finanza e la sanità, ove la conformità alle normative è imprescindibile. In particolare, nelle aziende finanziarie il regolamento DORA (Digital Operational Resilience Act) impone un rafforzamento della resilienza digitale, delineando standard rigorosi per la sicurezza delle tecnologie utilizzate.
Allo stesso modo la direttiva NIS2 (Network and Information Security) estende gli obblighi di sicurezza a un maggior numero di settori, rendendo cruciale per le piattaforme no-code la compliance con i requisiti imposti.
In questo contesto, Jamio openwork conferma il proprio impegno nel guidare l’innovazione. Tantissime le novità previste nel 2025 di cui parleremo diffusamente anche nel nostro magazine. Sono previste anche novità nei programmi di formazione dal momento che si sta lavorando ad un rafforzamento del canale di partner.
L’obiettivo è chiaro: continuare a offrire strumenti che non solo semplifichino lo sviluppo di applicazioni, ma contribuiscano attivamente alla crescita delle organizzazioni partner e clienti.
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