La carenza di specialisti disponibili sul mercato del lavoro, a causa dell’annoso problema dello skill mismatch italiano, oppure la mancanza di tempo o di risorse da dedicare alla formazione non devono rappresentare un ostacolo all’innovazione e alla possibilità di semplificare davvero i flussi di lavoro. La priorità è scegliere una piattaforma in cloud che consenta lo sviluppo delle applicazioni di business desiderate in modo facile, anche senza la necessità di conoscere i codici.
Digitalizzazione | Cresce la richiesta del software e del mercato del Cloud
Una stagione positiva quella dei software e dei servizi IT; lo osserva una previsione di Forrester Research secondo cui si registra una crescita a livello mondiale della spesa nel comparto dell’Information Technology e del software.
Nello specifico, si registra un +6% rispetto al valore emerso nel 2021 e che vedrà la stessa modalità di incremento anche per l’anno 2023, con particolare attenzione per i software cloud, sia software-as-as-service multi-tenant che singoli host; il cloud, infatti, continua ad espandere la propria quota di mercato con una spesa che, stando alle previsioni, dovrebbe persino raddoppiare entro il 2025.
Anche in Italia il settore dell’IT registra una crescita significativa accelerata, evidentemente, dal supporto del governo e dai fondi messi in campo con il Pnrr.
Università degli Studi di Torino e Openwork, insieme per costruire la nuova professionalità del Citizen Developer
Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Management, con la collaborazione dell’Associazione Tecnologie per l’Accounting e l’Accountability Aps e l’azienda Openwork, hanno siglato recentemente un accordo finalizzato allo studio, divulgazione e applicazione di tecnologie emergenti per la crescita e lo sviluppo delle imprese e degli studi professionali sotto il profilo dell’accounting e l’accountability.
Al centro dell’interesse comune, studio, ricerca, didattica ed applicativa sulle tecnologie no-code per lo sviluppo di software senza utilizzare linguaggi di programmazione; un plus emergente in tema di digitalizzazione per piccole, medie e grandi organizzazioni che vogliono intraprendere un rapido percorso di trasformazione digitale.
Un approccio, quello no-code, che permette la nascita di una nuova professionalità: il Citizen Developer. Soggetti esperti di domini applicativi business ma privi di competenze informatiche avanzate possono dar vita ad applicazioni aziendali ed aiutare le organizzazioni nei percorsi di trasformazione digitale utilizzando ambiente di sviluppo centralizzati ed sotto governo e controllo dell’IT della organizzazione.
Il lavoro in sinergia tra l’Università di Torino ed Openwork prevede non solo didattica, corsi e ricerca sulle tecnologie no-code applicata ai processi aziendali, ma anche eventi, convegni, conferenze, tavole rotonde e collaborazioni con enti nazionali e internazionali.
Un accordo quadro che si aggiunge all’impegno già profuso in questi anni da parte di Openwork attraverso progetti di collaborazione con il Politecnico di Bari.