MAGAZINE N.24 Public Cloud: il 2021 all’insegna di un trend fortemente in crescita

Nel 2021 la spesa mondiale dei servizi cloud per gli utenti finali è orientata verso una crescita del 23,1%.
Questa l’ultima previsione di Gartner per l’anno corrente che conferma un trend in salita innescato, con molta probabilità, anche dalla pandemia dello scorso anno, così come dichiara Sid Nag (VP Research – Gartner) il quale afferma che “Gli eventi dello scorso anno hanno consentito ai CIO di superare qualsiasi riluttanza a spostare i carichi di lavoro mission critical da on-premise al cloud”.

Sebbene il Covid-19 abbia dato una decisiva accelerata alla crescita del public cloud, secondo lo stesso Sid Nag “ anche in assenza della pandemia ci sarebbe comunque una perdita di appetito per i data center”.
Questa enorme crescita delle offerte per i servizi cloud è caratterizzata da diversi segmenti di mercato: su tutti primeggia il SaaS (Software as a Service) che quest’anno dovrebbe raggiungere circa 122,6 miliardi di dollari di spesa, ma ci sono anche i servizi PaaS (Platform as a Service)  e  BPsaS (Business Process as a Services) che vedranno rispettivamente – come specificato da Gartner – un valore totale di 59 e 50 miliardi di dollari (nel 2021).
Di seguito la tabella di spesa per i servizi di cloud pubblici in tutto il mondo.

Questo importante passaggio al cloud nasce dall’esigenza di adottare in azienda infrastrutture capaci di governare carichi di lavoro complessi e, soprattutto, di generare una forza lavoro ibrida, così come confermato nuovamente da Nag il quale sottolinea il ruolo strategico della nuvola: “Si evolverà ulteriormente dal servire casi d’uso pedonali come la migrazione di infrastrutture e applicazioni, a quelli che combinano il cloud con tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’ Internet of Things , il 5G e altro ancora […] In altre parole, il cloud fungerà da collante tra molte altre tecnologie che i CIO desiderano utilizzare maggiormente, consentendo loro di affrontare casi d’uso più complessi ed emergenti”.

La norma ISO 55000 definisce un asset come una qualunque entità che ha valore reale o potenziale per un’organizzazione, siano essi macchine, impianti, infrastrutture, strutture, persone, risorse economiche, etc. La stessa norma, inoltre, esplica il concetto di Asset management come l’insieme delle attività coordinate, svolte sugli asset, in grado di restituire questo valore per un’organizzazione.
Diversi sono i modi e momenti in cui tale valore può essere creato, portando a ritorni finanziari, miglioramento dei livelli del servizio, customer satisfaction, ecc. Per gestire i diversi asset, una organizzazione deve integrare e condividere i processi aziendali e definire e fornire le linee guida, le regole e le responsabilità sugli stessi.
A supporto dell’Asset management sono adottabili strumenti informatici di varia natura, a seconda del contesto organizzativo e degli asset da gestire.

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Tramite il Plug Spreadsheet Automation è possibile affrontare molteplici tematiche tecniche e di business fra cui: generazione di un foglio presenze, elaborazione di un’offerta economica a partire da un listino, elaborazione di un budget, alimentazione di una pipeline di vendita e tanto altro.

Impariamo a definire logiche di calcolo e/o di rappresentazioni di dati aggregati in forma tabellare Excel, la cui persistenza è in risorse di Jamio. Per mostrare ciò faremo riferimento al seguente caso d’uso: la generazione di un foglio presenze (di seguito Timesheet) attraverso l’utilizzo di un Jamioware di esempio denominato Gestione ferie e permessi.
Tale example mostra la generazione del Timesheet attraverso più interazioni tra Jamio e il Plug, organizzate in un’unica orchestrazione. Di seguito mostriamo il caso d’uso: vi è un Richiedente che riveste un ruolo amministrativo e ha la necessità di generare il Timesheet mensile delle ore, lavorate e non, dei dipendenti di un’organizzazione.