Editoriale a cura di:
Piero Cosoli – Senior Program Manager Openwork
Health Platform integrata: l’integrazione fa la cura
L’intensificarsi di significativi trend demografici, tra cui il progressivo invecchiamento della popolazione, e la modifica della morbilità verso una maggior incidenza della patologie croniche stanno cambiando (e cambieranno significativamente) le caratteristiche e l’intensità dei bisogni sociosanitari e assistenziali dei cittadini. Gli approcci più evoluti prevedono il paziente al centro di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (PDTA) di cui viene garantita la continuità anche se parti di questo processo possono essere svolte in luoghi diversi, da professionisti diversi, in tempi diversi.
I PDTA rappresentano uno strumento di gestione clinica e organizzativa usato per definire il migliore processo diagnostico-terapeutico-assistenziale finalizzato a rispondere a specifici bisogni di salute sulla base di raccomandazioni riconosciute (linee guida) adattandoli al contesto locale, e, in particolare, ai processi organizzativi e alle risorse disponibili con il supporto di adeguate tecnologie digitali che ne favoriscano l’adozione, la gestione e la verifica dei risultati
L’utilizzo efficace degli strumenti ICT, infatti, rappresenta una soluzione davvero potente per il governo della continuità dell’assistenza sanitaria, nella gestione dei processi di cura, nella condivisione e gestione della documentazione sanitaria, nel supporto e monitoraggio del paziente durante il percorso diagnostico e terapeutico nel quale è inserito.
Le tecnologie digitali costituiscono un fattore abilitante in molteplici ambiti:
- favorendo l’accesso ai servizi per la prevenzione (es. App per il monitoraggio degli stili di vita o per screening…)
- facilitando la comunicazione tra gli operatori sanitari e riducendo il rischio di errore (es. cartella clinica elettronica, percorsi PDTA…)
- rendendo sempre più facile, attraverso Internet e le reti mobili:
- Il dialogo medico paziente (es. televisita, teleconsulto)
- la raccolta, la messa in rete, il monitoraggio da remoto di informazioni mediche e il loro uso (es. telemonitoraggio parametri vitali)
- L’integrazione dei diversi dispositivi mobili,
- La correttezza e la sicurezza dei dati,
- Il dialogo tra le diverse app e il sistema informativo sociosanitario
- rendendo disponibili tecnologie innovative per l’utente (es. IoT, wearable,) e per i clinici (robotica, supporto decisionale alla diagnosi…)
- rendendo i percorsi di assistenza più controllati ed efficienti (es. percorsi PDTA…)
Architettura di una Health Platform integrata
Un approccio olistico include la definizione di una ICT health platform come eco sistema integrato delle 3 componenti applicative illustrate in figura
- Una piattaforma di modellazione e gestione dei PDTA basata sulla BPM Platform
- Una piattaforma di telemedicina e teleconsulto basata sulla piattaforma di Comunicazione multicanale estesa con una interfaccia mobile che ne consente l’utilizzo anche dal territorio e con connettori di acquisizione dati dai dispositivi medici allocati presso il domicilio del paziente
- Un layer di integrazione aperto alla interoperabilità con i Sistemi sanitari regionali, con gli altri sistemi informativi secondo protocolli standard
La health platform disegnata presenta caratteristiche tecniche ed architetturali in grado di soddisfare i requisiti di performance, integrazione e sicurezza a stato dell’arte ovvero:
- Ha una architettura web-based ed un User interface responsive
- Espone i propri servizi core mediante interfacce RESTFul API
- È aderente ai requisiti di security e safety del GDPR
- Gestisce la sicurezza attraverso appropriati meccanismi di autenticazione e di autorizzazione e di politiche di visibilità delle informazioni basata su Ruoli
- È integrabile ed interoperabile con altri sistemi sanitari
- È estendibile, senza interventi di programmazione, per la gestione di altri flussi clinici
- È compliant agli standard HL7, FHIR, XDS, CSV, XML, Web services e APIs.
La piattaforma Jamio openwork è stata utilizzata quale BPM platform in progetti di gestione di PDTA in ambito scompenso cardiaco e malattie neurodegenerative per la modellazione e monitoraggio dei percosi di cura customizzati sui pazienti presi in carico
2020 all’insegna dei Big Data e della Cybersecurity
Nuove interessanti prospettive per questo 2020 in ottica innovazione Digitale, come illustrato dalle ricerche effettuate degli Osservatori Digital Transformation Academy e dalla Startup Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, con la collaborazione di PoliHub.
Dai dati estrapolati si evince che saranno soprattutto le grandi imprese ad allocare investimenti digitali e che lo faranno in particolar modo per i tempi più caldi del momento: su tutti Big Data e Cybersecurity.
Restano indietro – purtroppo – gli investimenti delle PMI, con solo il 23% rispetto al 45% previsti dalle grandi imprese; da segnalare anche l’importante introduzione nelle organizzazioni della figura professionale dell’Innovation Manager, un ruolo preso sempre più in considerazione anche alla luce delle agevolazioni promosse dallo stato per velocizzare la trasformazione digitale dell’industria italiana e portarla alla pari di quella degli altri paesi europei.
Proprio la Cybersecurity è stata al centro del nostro BPM Magazine N. 15 di Dicembre (editoriale a cura di Alessandro Cortese, Cloud Architect di Openwork); un argomento molto interessante e indicato soprattutto per quelle imprese che gestiscono grandi quantità di dati e che necessitano delle opportune misure di sicurezza per proteggerle da tracciamenti illeciti o attacchi da parte di Hacker .
Dunque luci e ombre sulle prospettive digitali del 2020, con le grandi organizzazioni sempre in primo piano per fare il salto di qualità e le PMI che invece reagiscono gradualmente ai cambiamenti imposti dal mercato dando piccoli e lenti segnali di crescita.
L’innovazione si costruisce in casa:
l’interessante caso di un’azienda operante nel settore Healthcare
Tra le storie interessanti di Digital Transformation, ecco un caso di successo originato dall’integrazione di una piattaforma Cloud di BPM. Si tratta di Predict, azienda che commercializza sistemi ecografici e radiologici di imaging diagnostico e che sviluppa tecnologie innovative nel settore Healthcare.
