Non basta adottare tecnologie per avviare il percorso di digitalizzazione dei processi negli uffici e nelle fabbriche. Per sfruttare tutte le potenzialità dell’innovazione è necessaria una rivisitazione profonda dell’intera organizzazione per capire quali trasformazioni, sia metodologiche che culturali, sono necessarie e poi avvalersi di strumenti che supportino in modo efficace questi interventi.
L’ottimizzazione e la semplificazione dei vari task sarà tanto più veloce quanto più sarà facile personalizzare i servizi digitali nel pieno rispetto della propria realtà. Un ruolo di spicco a questo proposito è rivestito dalle soluzioni di sviluppo no code, grazie alle quali è possibile creare applicazioni senza dover conoscere alcun linguaggio di programmazione. Un vantaggio da non sottovalutare, in quanto permette di democratizzare l’accesso a queste attività, velocizzando notevolmente il processo.
Sviluppo di applicazioni per la digitalizzazione dei processi
Digitalizzazione dei processi non vuol dire solamente rendere più efficienti e ottimizzare le attività dal punto di vista dei costi. Significa, piuttosto, abbandonare strumenti tradizionali (basti pensare alla carta), implementare nuove metodologie d’azione e innovativi flussi di lavoro e utilizzare modalità di comunicazione complementari a quelle normalmente adoperate.
Si tratta di una trasformazione globale che può essere compiuta per passi, ma che implica sempre un radicale cambio di mentalità. Si deve essere pronti a reimpostare i modelli di business in un’ottica di maggiore resilienza al fine di riuscire ad affrontare più velocemente scenari competitivi difficili e imprevisti.
Nel momento in cui si decide di affrontare la digitalizzazione di un processo o parte di esso, la prima cosa da fare riguarda l’analisi del processo stesso per capire dove sia possibile compiere migliorie o serva un ridisegno completo. Le applicazioni IT ad hoc supportano i decisori in queste valutazioni consentendo di monitorare i workflow per suggerire le azioni da realizzare.
È fondamentale che le piattaforme tecnologiche a supporto della digitalizzazione dei processi siano però, a loro volta, caratterizzate da una user experience semplice, integrata (per dialogare con gli applicativi di business), facilmente accessibile e fruibile anche da utenti che non abbiano particolari competenze.
Lo sviluppo no code cos’è e a cosa serve
Le nuove tecniche di sviluppo a disposizione delle aziende per la digitalizzazione dei loro processi riducono al minimo o, addirittura, eliminano il bisogno di scrivere il codice per il rilascio di app aziendali. In questo senso si parla di sviluppo no code e da ciò deriva la possibilità di colmare la distanza che ancora può esservi tra business e IT.
Grazie allo sviluppo no code, tutti gli attori giocano un ruolo nel ciclo di vita dell’applicazione. Per esempio, hanno la possibilità di sperimentare e proporre in prima persona eventuali aggiornamenti. Se ciascun attore dei processi è coinvolto nei progetti di digitalizzazione i progetti stessi saranno portati a termine più velocemente e, tra l’altro, verrà scoraggiato il fenomeno “shadow IT”: l’uso di soluzioni di terze parti individuate nei singoli dipartimenti al di fuori del controllo dell’IT (con tutti i costi che questo comporta in termini di integrazione nell’ambiente informatico e di sicurezza).
Le piattaforme di sviluppo no code per rispondere velocemente al bisogno di digitalizzazione dei processi
Le piattaforme low code (e ancora di più quelle che permettono lo sviluppo no code) offrono un’esperienza d’uso intuitiva a qualsiasi tipologia di utente, inclusi i non-sviluppatori. Mettono a disposizione funzionalità drag-and-drop, building block (parti di codice già scritto) e tool visivi per creare applicazioni in modo veloce. Permettono, inoltre, maggior agilità nei processi di creazione di applicazioni e si avvalgono di soluzioni di intelligenza artificiale (AI) che permette la compilazione automatica e il deployment rapido dei servizi digitali.
Al fine di rendere maggiormente efficace e integrata la digitalizzazione dei processi, le piattaforme no code abilitano l’interconnessione tra app e tante fonti di informazioni diverse, e consentono di assicurare funzionalità mobile. Il tutto, naturalmente, salvaguardando privacy e sicurezza, in quanto viene garantita una base codice che pone al riparo da vulnerabilità e contribuisce a proteggere i dati.